Alcune premesse
Sulla dimensione dell’inserimento lavorativo il Piemonte vanta esperienze e realizzazioni diversificate. Il filo rosso che lega SerT e Enti Accreditati (EA) è la lettura della problematica del lavoro costitutiva e asse importante del programma riabilitativo della persona in carico.
Il lavoro di rete, la community care e l’integrazione fra servizi pubblici e privati rappresentano una pratica ormai consolidata ed in alcuni casi si registrano tentativi di caratterizzare le reti per l’inclusione socio - lavorativa in progetto organizzativo.
Le sfide che gli atti programmatori delle politiche pubbliche raccomandano sono la costruzione di reti integrate che favoriscono transizioni positive e finalizzate all’inserimento nel mercato del lavoro di soggetti svantaggiati; la definizione di procedure e strumenti che sviluppino coesione tra il sistema dei servizi alla persona ed il sistema produttivo.
La valorizzazione delle pratiche realizzate e di eccellenza assume una rilevanza particolare in epoca di ristrettezza di risorse finanziarie in quanto consente di innescare meccanismi virtuosi e di economicità. L’integrazione/specializzazione evita duplicazioni dannose, la messa in comune delle risorse umane, logistiche e finanziarie consente di razionalizzare e determinare effetti volano.
La dimensione regionale o sub regionale è la condizione minima per capitalizzare e valutare le sperimentazioni e le pratiche che si intendono realizzare attraverso la presente iniziativa progettuale.
La finalità
Supportare i sistemi territoriali per il reinserimento lavorativo delle persone con problemi di dipendenza sia per quanto riguarda modalità trattamentali ambulatoriali (rendendo possibile la riduzione della durata / la differente modulazione / l’alternativa ai trattamenti residenziali), sia per quanto riguarda modalità, strategie e strumentazioni per raccordarsi con le imprese del territorio.
Gli obiettivi specifici
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La metodologia applicata
Approccio dialogico - partecipativo basato sull’inclusione degli stakeholder attraverso la condivisione delle informazioni e la loro influenza diretta nelle decisioni assunte.
Progettazione partecipata.
Ricerca sociale partecipata che permette di dare voce alle diverse realtà.
Rilevazione di buone pratiche.
Indagine strutturata e rilevata da un intervistatore supervisionato da esperti del mercato del lavoro.
UN PROGETTO PROMOSSO E REALIZZATO
DA
I percorsi di attivazione sociale sostenibile proposti dall’assessore Augusto Ferrari prevedono interventi innovativi di natura educativa con valenza socio-assistenziale/sanitaria in grado di valorizzare l’autonomia personale di persone con disabilità o di disagio individuale e familiare e favorirne l’inclusione sociale anche con lo svolgimento di attività lavorative.
E' consultabile e scaricabile su richiesta la pubblicazione finale del progetto dal titolo “Il reinserimento lavorativo nei servizi per le dipendenze: le buone pratiche in Piemonte”